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Samsung Galaxy S8, prime indiscrezioni sulle caratteristiche (mostruose) del futuro smartphone

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A pochi mesi dall'uscita dello smartphone top di gamma Galaxy S7 emergono già i primi dettagli non ufficiali di quel che potrebbe riservarci il futuro in casa Samsung.

Per il Galaxy S8 si parla di specifiche da urlo, mai viste prima tutte insieme in uno smartphone: schermo AMOLED 4K, almeno 6 GB di velocisima memoria RAM DDR4, un processore Snapdragon 830 con una mostruosa frequenza operativa intorno ai 3 Ghz e una batteria di ben 4200 mAh. A livello di fotocamera i numeri fanno spavento: 30 Mpixel per quella posteriore e 9 Mpixel per quella frontale. Inoltre, alcune indiscrezioni vedrebbero Samsung impegnata ad implementare negli schermi dei propri dispositivi futuri una straordinaria tecnologia idrorepellente in grado di respingere letteralmente le gocce d'acqua.

Se questi parametri venissero confermati, non sarebbe difficile per il Samsung Galaxy S8 imporsi sul mercato come lo smartphone più potente mai realizzato. Chi però bazzica il settore informatico da un po' di tempo inizia a notare il ripetersi di una sorta di "corsa alla potenza" piuttosto inutile e dispendiosa per i consumatori. Anni fa Intel e AMD, i principali produttori di processori per PC e notebook, si sfidavano mensilmente a colpi di mega e gigahertz di frequenza per poter affermare di avere in catalogo la CPU più potente del momento, ma poi i test rivelavano che a fare la differenza nelle performance non era la frequenza di lavoro del processore ma una gestione intelligente della memoria o l'ottimizzazione tra hardware e software.

Leggendo di cellulari con CPU da 3 Ghz (frequenza operativa raggiunta ancora oggi solo dai PC portatili di fascia alta) e di RAM da 6-8 GB viene da chiedersi quale software o sistema operativo possano essere in grado di beneficiarne realmente, legittimandone il costo a livello produttivo. Chi, tra la gente comune, ha necessità di scattare foto da 30 Mpixel con una risoluzione da cartellone pubblicitario per grattacieli? Nessuno, e di certo non con uno smartphone. Speriamo che questa "guerra fredda" tra Samsung, Apple e il resto del mondo smetta presto e l'industria possa finalmente concentrarsi sui fattori veramente importanti per tutti gli utenti: autonomia della batteria, sicurezza, privacy, capacità di operare senza surriscaldamenti, piena sinergia tra hardware e software.