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Smartphone e phablet Trio, ecco i nostri test

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Dopo la pausa estiva prosegue l'esperienza di vendita e assistenza del Gruppo DiGi di Binasco sulla linea di smartphone e phablet della Trio. Come naturale continuazione della presentazione effettuata il 17 luglio (leggi qui) siamo ora nella posizione di parlare anche del venduto, dei problemi sorti e di come

sono stati risolti dal produttore. Su una campionatura di dieci telefoni acquistati e già rivenduti abbiamo riscontrato una difettosità minima all’acquisto: un telefono mostrava una nitidezza inferiore delle immagini fotografate, probabilmente a causa del sensore difettoso. Questo telefono è stato sostituito immediatamente, senza nemmeno un test da parte del produttore.

Tra i telefoni venduti è emerso un connettore di alimentazione di una serie già identificata come difettosa. Su tre telefoni aperti dello stesso modello, un paio avevano un cavo differente e quindi, probabilmente, uno dei tre (acquistato con un bundle) era passato tra le maglie dei test con un errore del produttore. Appena compreso il problema il cavo ci è stato immediatamente recapitato nuovo e imbustato.

Due dei telefoni venduti a luglio si sono danneggiati durante le vacanze (per un utilizzo probabilmente poco consono da parte degli acquirenti): il vetro temperato (a protezione dell’LCD touchscreen) si è danneggiato con una rottura secca (riga), lasciando però intatto il touchscreen LCD sottostante. In questo caso abbiamo avuto immediatamente i pezzi di ricambio e la formazione gratuita necessaria a sostituirli. Il costo della sostituzione del vetro temperato è compreso tra i 30 e i 45 Euro IVA inclusa a seconda della dimensione (prezzo tutto sommato abbordabilissimo considerando che qualunque sostituzione di LCD touchscreen di altri dispositivi va ben oltre i 100 Euro).

Ormai siamo certi che questa linea di telefoni, economica ed efficiente, possa reggere il passo con con qualunque smartphone presente sul mercato, sia esso Samsung (a pari performance, Trio costa la metà!), Huawei, Motorola o altri marchi rinomati. Il confronto con dispositivi Apple non è ancora fattibile perché in questo caso influisce molto la sicurezza dell'(eco)sistema operativo iOS, ma c'è da dire che la attuale stabilizzazione del sistema Android (in corso) sta lentamente riducendo i vantaggi della Mela. In ogni caso, restiamo dell'idea che 500 e rotti Euro di differenza per un software più sicuro siano difficilmente giustificabili in ogni contesto.

AGGIORNAMENTO: dopo mesi di utilizzo degli smartphone Trio è stato pubblicato un articolo più approfondito (e per nulla positivo) con considerazioni più dettagliate e precise sull'azienda e i suoi prodotti. Potete leggerlo qui!


Gianluca Malagola