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Rifiuti tecnologici: l'Italia spreca troppo, ogni anno

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Secondo le stime di Ecodom, il principale consorzio italiano che si occupa di recuperare e riciclare elettrodomestici e materiali hi-tech, l'Italia è un paese che ogni anno spreca davvero troppo.

Tra alluminio, rame, ferro e plastica si parlerebbe di circa 600mila tonnellate all'anno di materiali recuperabili e riutilizzabili dispersi nelle discariche o, addirittura, nell'ambiente. E non è tutto! Perfino oro e platino sono compresi tra i metalli sprecati, quasi sempre inconsciamente, dai consumatori di prodotti elettronici e il loro recupero avviene all'estero (Germania e Belgio), dato che in Italia mancano gli investimenti per impianti idonei. Le cifre dei rifiuti tecnologici correttamente recuperati e smaltiti sono piuttosto deludenti, dato che si parla di circa 280mila tonnellate all'anno. Inoltre, la maggior parte dei cittadini non sa che, dal 2016, è possibile consegnare gratuitamente dispositivi elettronici inferiori ai 25 cm (smartphone, lettori audio e compagnia) ai negozi di elettrodomestici, che sono tenuti al corretto smaltimento senza imporre alcun obbligo di acquisto.

Se poi si tiene anche in considerazione l'assenza di controlli obbligatori della correttezza dei processi di smaltimento particolarmente sensibili (come quelli, ad esempio, dei gas inquinanti), il quadro nazionale diventa purtroppo particolarmentre drammatico in termini di sostenibilità ambientale.