Tra le paure principali di chi utilizza abitualmente Internet dal proprio smartphone o PC, c'è ovviamente quella di avere un account hackerato. E-mail, social network o messaggistica istantanea sono servizi contenenti moltissimi dati personali il cui furto ci terrorizza.
Un titolo del genere potrebbe sembrare comico, ma di divertente in questa news non c'è proprio nulla: il temibile virus cryptolocker ha colpito ancora, in una vicenda che ha dell'incredibile.
Ogni giorno apriamo la nostra casella di posta e la prima azione del mattino è quella di cancellare le decine di messaggi di spam che ci impediscono di “notare” i messaggi di lavoro.
McAfee, popolare azienda americana che si occupa da molto tempo di sicurezza informatica, ha commissionato un'interessante ricerca a tema "sicurezza acquisti online in Italia" e i risultati fanno decisamente riflettere.
Il danno è molto più pesante di quello che, inizialmente, era stato ipotizzato: a fine 2014 Yahoo! ha subito il furto di circa mezzo miliardo di caselle di posta elettronica, un attacco informatico a dir poco enorme.
Cookies, dall'inglese biscotti anche se non c'entrano nulla con il cibo. I Cookies sono file di testo di piccole dimensioni che i siti internet depositano sul nostro dispositivo per la navigazione tipicamente un pc, uno smartphone o un tablet e per far ricordare al server informazioni tra le più svariate.
La minaccia dei ransomware cryptolocker sembra non avere fine: in questi giorni sono le varianti Petya, NotPetya e Nyetya a fare notizia e in Ucraina hanno già combinato parecchi disastri.
Evolversi... involvendo. Così potrebbe essere sintetizzata l'ennesima "mutazione" del celebre virus ransomware che rende inutilizzabili i dati dei computer, a meno che non si disponga di una password di cifratura ottenibile pagando un riscatto ai suoi creatori.
Sempre più siti forniscono servizi in cui è bene utilizzare un metodo di accesso più sicuro rispetto al classico utente e password. I primi ad imporre tali sistemi sono state le banche attraverso i token, i quali mostrano un codice numerico che dopo qualche istante cambia fornendo così nuove combinazioni in ogni momento della giornata. Google Authenticator si basa sullo stesso principio
Per aumentare la sicurezza del web, Google ha dato vita ad una lenta ma inesorabile strategia che premia chi decide di implementare nel proprio sito il Certificato HTTPS o certificazione HTTPS e, viceversa, penalizza chi non lo fa.
Rispetto ai primi anni 2000 se ne è fatta di strada per proteggere i PC dalla minaccia dei virus. Le ultime versioni di Windows hanno finalmente un software AntiVirus integrato e, per chi vuole, è possibile scegliere tra decine di alternative gratuite (AVG, Avast!, Avira...)
Uno studio fatto da una nota casa di produzione antivirus, mette a conoscenza che l’anno prossimo ci sarà un aumento sensibile della quantità di malware ed exploit legato al mondo JAVA e che vi sarà un costante attacco a tutti i social. Saranno quindi coinvolti più di altri sistemi operativi, quelli basati ad esempio su android (compresi quindi tutti i pad e smartphone basati sul famoso sistema)