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Adobe Flash è morto e non ci dispiace!

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Quindici anni fa, quando colossi come YouTube e Facebook non esistevano ancora, il mondo aveva appena superato l'ansia gonfiata del Millennium Bug e in Italia si iniziava a parlare di fibra ottica grazie a Fastweb, Macromedia Flash (oggi di proprietà di Adobe) era LO standard da utilizzare per realizzare i siti web più innovativi e accattivanti della rete.

Ricordo ancora l'ammirazione adolescenziale per un amico webmaster che, grazie a Dreamweaver, aveva creato un sito completamente animato per il suo team di un videogioco sparatutto, mentre io mi districavo a malapena tra HTML di base e pagine intasate da Applet Java e JavaScript di ogni tipo.

Ora, però, l'avventura di questo formato sembra davvero giunta alle battute finali. YouTube, Vimeo e tantissimi portali specializzati nello streaming video stanno togliendo sempre più spazio al formato Flash/FLV per utilizzare il ben più performante standard MP4/HTML5. Amazon ha appena annunciato la volontà di non supportare più Flash nei suoi portali, mentre Google Chrome ha ufficialmente bloccato (con la recentissima versione 42) l'esecuzione automatica di ogni tipo di pubblicità in formato Flash, che, per essere vista dall'utente, dovrà essere avviata manualmente (diventando totalmente inutile, a meno che qualcuno non abbia un feticismo per l'advertising!). Alex Stamos, nuovo responsabile della sicurezza di Facebook, ha chiesto ufficialmente ad Adobe di indicare una "data di morte" di Flash dopo l'ennesimo bug grave scoperto grazie alla massiccia fuga di materiale riservato dell'azienda italiana Hacking Team e perfino il vate Steve Jobs, già nel 2010, aveva scritto una lunga lettera pubblica denunciando tutti i limiti del formato e le ragioni per cui Apple non lo avrebbe mai supportato nella nuova era degli smartphone e dei tablet. In rete è perfino comparso un portale internazionale anti-Flash chiamato Occupy Flash, che invita tutti gli utenti dei principali browser per PC a disinstallare i loro plugin Flash per accelerarne la morte e impedirgli di "rallentare l'evoluzione del web".

Tutto questo ha un senso? In questo caso, siamo completamente d'accordo: Adobe Flash è morto e non ci dispiace! Da assidui utilizzatori del web in ogni sua forma siamo ormai perfettamente consapevoli di quanto Flash sia ormai uno standard poco performante, rischioso e inaffidabile, che tanti farebbero bene ad abbandonare in favore di linguaggi più aperti ed evoluti. Se avete un sito che si affida ancora a Flash per contenuti o pubblicità vi consigliamo caldamente di portarvi avanti e pensare a una versione aggiornata che non ne faccia uso, per non rischiare di essere tagliati fuori dai nuovi browser e, soprattutto, dagli utenti più esigenti.

Il Gruppo DiGi si occupa da anni di creare, aggiornare e gestire portali web utilizzando sempre gli ultimi standard e le tecnologie software/hardware più sicure sul mercato: contattateci per qualsiasi informazione, saremo lieti di lavorare con voi!

Cristiano Canali