Skip to main content
slide interna5

Chiavi codificate, un furto antifurto

Scritto il

Oggi, 3 agosto, passo il mio tempo (un’intera mattinata) in attesa che un concessionario Chevrolet codifichi ed intagli una nuova chiave per la mia automobile, dopo lo smarrimento in casa della precedente.

Queste nuove chiavi dovrebbero essere un naturale antifurto per la nostra auto moderna, ma l’esperienza che vi sto per raccontare evidenzia anche qualcos’altro. Differentemente da molte altre case automobilistiche, dove si ordina la chiave e la stessa arriva finita e funzionante, Chevrolet spedisce il ‘ricambio’ non codificato e nemmeno intagliato: in poche parole, la chiave grezza. Questa è naturalmente una (pessima) sorpresa per il povero e ignaro proprietario, che ordina la chiave affidandosi al suo meccanico di fiducia (il quale mi avvisa che è arrivata dopo ben dieci giorni di attesa). E il problema non è certo risolto, anzi: ne inizia un altro ancora più grande! Mi viene comunicato dallo stesso meccanico che, secondo le procedure previste da Chevrolet, dovrò andare personalmente dal ferramenta a far intagliare una chiave che mi è già costata più di cento Euro Iva inclusa: se l’operazione non andasse a buon fine e la chiave non funzionasse, di chi sarebbe il danno di tempo e denaro? Mio, naturalmente. 

Con la mia nuova chiave intagliata e tanta speranza, dovrò poi guidare per 30 Km fino al concessionario, lasciare la macchina per un giorno (!) e pagare pure la codifica. Decisamente alterato, comunico al meccanico di volermi arrangiare chiamando il concessionario e provando ad ottenere condizioni migliori: povero ingenuo! Dal concessionario mi dicono che per la codifica ci vuole il suo tempo perché i terminali, collegandosi a Chevrolet, ottengono il risultato solo dopo molte prove, a causa di problemi tecnici imputabili al malfunzionamento dei server della casa automobilistica. Ergo, un’operazione di qualche minuto dura ore o perfino giorni! Dato che ho solo una vettura, chiedo se hanno da darmi un'auto sostitutiva e al "no" come risposta comunico di voler comunque aspettare presso la struttura la fine dell'operazione. Mi viene detto che per completare l’operazione ci vorranno circa tre ore. Ho chiesto loro di poter far intagliare la chiave dal loro ferramenta di fiducia (che, a quanto sembra, svolge abitualmente questa operazione) e mi viene fissato un appuntamento con la premessa che il costo finale del prodotto sarà di circa 150 Euro + Iva tutto compreso (chiave, intaglio, codifica).

Oggi mi presento puntuale a Pavia, consapevole di perdere la mia intera mattinata lavorativa, e scopro sempre dal concessionario di dovermi subito recare io dal ferramenta per l’intaglio, pena l’addebito ulteriore di un’ora di lavoro di un operaio pari a 38 Euro + Iva. Motivazione? È il minimo fatturabile e facendo allontanare un operaio dall’officina per il mio problema, procuro un danno. Rispondo che pagherò, ma che intendo lasciare ai professionisti l'intero lavoro, dato che fare autonomamente l'intaglio significherebbe prendere in mano una parte del processo, sbagliare e prendermi tutto il danno. 

Questo 'atteggiamento' mi fa letteralmente imbestialire (poichè il primo ad essere danneggiato dal sistema tecnico - burocratico di Chevrolet è il sottoscritto) e mentre aspetto decido di scrivere questo articolo con la speranza di suscitare un’attenta riflessione da parte dei clienti di Chevrolet. Non voglio certo creare inutili discussioni, quindi mi metto in attesa e passano due ore e un quarto prima che arrivi una persona dall'officina dicendomi che i terminali sono fermi e che ora possono darmi un'auto sostitutiva. Accetto e vado a casa conscio di dover fare altri 50 Km per riprendere la macchina la sera stessa o la mattina successiva.  

Mi chiamano dopo pranzo riferendomi che è tutto risolto e alle 16.30 sono di nuovo lì a ritirare l'auto, passando prima dalla cassa. Inaspettatamente, la concessionaria Chevrolet, probabilmente capendo il mio stato d'animo e il danno di tempo già subito, mi fa una fattura molto onesta, in cui la voce dell'operaio incaricato di andare dal ferramenta non compare nemmeno. 

Pago il mio conto, ringrazio e me ne vado con il sorriso. Nelle riflessioni successive, penso che la piccola azienda (il mio meccanico) abbia fatto fin troppo per fronteggiare l'assenza di Chevrolet senza ricevere alcuna ricompensa, la concessionaria (con un guizzo di onestà) abbia preferito tenersi il cliente, per quanto piccolo, e Chevrolet rimanga il vero problema di tutta questa storia

Pensate se quando un concessionario vende un auto, la consegnassero al proprietario senza gomme (o con le gomme ancora da intagliare) oppure addirittura come un kit di montaggio dove però le viti e gli atrezzi mancano. Quanto durerebbe questa casa automobilistica? Forse nemmeno un mese prima di chiudere i battenti.


Gianluca Malagola